Assistenza TecnicaL'assistenza alle aziende prevede il controllo di tutte le principali operazioni colturali dell'oliveto, cercando di razionalizzarle in modo da ottenere produzioni costanti, elevate e qualitativamente migliori. Il tecnico della cooperativa esce su diretta richiesta dell'olivicoltore oppure stila un piano di sopralluoghi monitorando ciclicamente le aziende assistite. Tutti i servizi sono a pagamento con particolari condizioni agevolate per gli associati. Impianto I consigli agli agricoltori sono rivolti al tipo di pianta da mettere a dimora, indirizzando la scelta preferibilmente verso le varietà autoctone inserite nel Disciplinare dell'olio DOP "Garda" e "Laghi Lombardi", non mancano comunque impianti sperimentali di nuove varietà resistenti al freddo e con capacità produttive elevate, controllati per capire come si comportano nel nostro territorio. Scelta la varietà, in relazione all'ambiente che la ospiterà, si suggeriscono i sesti d'impianto secondo la forma d'allevamento. Prima dell'impianto va eseguita un'analisi del terreno in modo che si possa scegliere la concimazione di fondo più opportuna per le proprità ammendanti e per apportare all'apparato radicale un'equilibrata dose di elementi nutritivi. Negli anni successivi l'assistenza mira a redigere piani di concimazione idonei per l'accrescimento e a consigliare modalità di potatura, rivolte a velocizzare l'entrata in produzione e ad impalcare la pianta secondo la forma di allevamento scelta. Potatura La potatura insieme alla raccolta rappresentano le operazioni più onerose del ciclo produttivo soprattutto in termini di tempo e di forza lavoro impiegati, inoltre tale pratica richiede un notevole grado di specializzazione da parte dell'operatore. Nei periodi classici (marzo-maggio per la potatura "invernale" ed agosto-metà settembre per l'estiva) si effettuano numerosi sopralluoghi nelle aziende per verificare la corretta esecuzione di questa operazione. Nei giovani impianti si attua la potatura d'allevamento la quale prevede di ridurre al minimo gli interventi cesori nei primi quattro anni di impianto in modo da permettere una regolare ed importante incremento della struttura della pianta. Negli oliveti adulti si effettua regolarmente la potatura di produzione, con interventi di riforma solo sulle piante squilibrate nel rapporto legno/vegetazione. L'attenzione dei tecnici è rivolta soprattutto verso questa tipologia di intervento giacché sono ancora numerose le piante senza impalcatura, con altezze notevoli e produzioni concentrate nelle parti alte della chioma, in contrasto, quindi, con i processi di razionalizzazione degli interventi agronomici. La riforma degli olivi, secondo la forma di allevamento a vaso policonico, mira invece ad ottenere una pianta di dimensioni minori, con produzioni concentrate nelle parti basse della chioma e su un numero di rami inferiore, nonostante il rischio di perdere i primi anni di produzione dopo la riforma stessa. La filosofia dell'intervento è dimostrativa: all'interno dell'azienda si riformano alcune piante in modo che l'olivicoltore possa rendersi conto della differenza tra la pianta riformata e quelle non riformate. Nelle aziende con impianti meno antichi e più razionali si segue invece la potatura di produzione che, nel rispetto della forma d'allevamento scelta, mira a regolare la crescita dei rami. Concimazione Negli ultimi anni il numero di aziende che ha deciso di effettuare la concimazione in modo razionale, è aumentato, anche se sono ancora pochi i produttori che decidono di eseguire l'analisi del terreno e tantomeno quella fogliare. L'azione tecnica nelle aziende è volta a correggere questi errori, consigliando la distribuzione di letame, che è possibile effettuare ogni 2-3 anni, su tutta la superficie negli oliveti specializzati e sotto la proiezione della chioma in quelli promiscui. Annuale e frazionata in un paio di interventi è, invece, la distribuzione di concimi minerali. Ciò per non apportare più di quanto dovuto salvaguardando così l'ambiente. Un cenno particolare meritano le assistenze per l'utilizzo di prodotto biologici. Irrigazione Contrariamente a quanto molti produttori pensano, l'irrigazione è una pratica agronomica importante per l'oliveto anche nelle nostre zone, quindi dove possibile, si consiglia di effettuarla ed è bene considerare anche il costo di un buon impianto di microirrigazione quando si intende eseguire un nuovo oliveto. I nostri tecnici sapranno consigliarvi al meglio. Raccolta Vista la difficile orografia del territorio dove si coltiva l'olivo, la raccolta è perlopiù eseguita a mano o al massimo con pettini agevolatori e reti, quindi è immaginabile l'aggravio di costi che quest'operazione comporta. Purtroppo la tradizione vuole l'epoca di raccolta verso dicembre febbraio per ottenere una "apparente" maggior resa. In questi casi l'assistenza tecnica è volta a spiegare che la maggiore inolizione e le migliori caratteristiche qualitative dell'olio si ottengono ben prima, quando cioè l'epidermide inizia a divenire color vinaccia (fase fenologica dell'invaiatura). Aspettare, invece, è controproducente perchè si rischia perdita di prodotto per cascola delle olive e perchè il freddo può provocare la comparsa di gravi difetti nell'olio. Una volta raccolte, le olive andrebbero portate al frantoio nel più breve tempo possibile, o quantomeno, conservate per un tempo limitato in cassette forate, in modo d'areare la massa ed evitare l'insorgere di dannose fermentazioni. Lavorazione e conservazione Nei frantoi si eseguono dei sopralluoghi per verificare lo stato delle olive molite, le modalità di lavorazione e la pulizia dei locali ed impianti. Una volta ottenuto l'olio, sono effettuate visite ai produttori per informarli sulle corrette prassi di conservazione del prodotto. Analisi terreno Siamo a disposizione per fornire analisi del territorio al fine di produrre un piano agronomico adeguato dall'impianto alla produzione annua. |
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